L’opera riguarda il progetto di una scuola materna ideata e realizzata secondo i principi dell’Architettura Sostenibile e della Bioarchitettura. Quattro sezioni per un totale di 1000 mq di edificio e la previsione di un ampliamento futuro sono i vincoli progettuali imposti.
Progettare un nuovo edificio è oggi inevitabile passo verso il deterioramento del nostro pianeta. Se questo edificio è una scuola è chiaro che il segnale che diamo è forte. La scuola è il luogo specifico dell’avvio di un’idea di comunità e, dunque, del valore di “appartenere ad essa”.
Costruire un edificio scolastico ecosostenibile, dimostrando che si è rispettosi delle esigenze della persona, del territorio, e delle risorse ha un valore comunicativo chiaro a chiunque.
La scuola è il “luogo delle relazioni”, relazioni embrionali in cui il bambino cresce e viene sollecitato. Da tale necessità si fonda la convinzione che per la didattica servono spazi semplici e creatori di situazioni socializzanti in modo da facilitarne l’utilizzo e semplificare l’insegnamento. Le relazioni che intercorrono tra gli spazi sono sempre sia verticali che orizzontali.
Avendo la necessità di prevedere l’ampliamento futuro della scuola si ha l’obbligo di ampliare ogni singolo spazio funzionale per poter rientrare nuovamente nei parametri di legge. Lo studio aggregativo degli spazi, così come proposto, risponde a questa necessità.
Tre volumi occupano il lotto. A sud il blocco delle aulee con porticato e spazi esterni. Centralmente, fulcro dell’edificio scolastico, il volume delle attività comuni completamente vetrato che si apre verso la nuova piazza mostrandovi le attività che vi si svolgono. A nord il blocco servizi completamente chiuso.
Ad ovest il grande giardino giochi. L’arredo del verde è semplice ed adeguato alle funzioni, un filare alberato a sud crea barriera visiva e sonora verso il passaggio della ferrovia nelle vicinanze, le aiuole davanti alle aule delimitano gli spazi all’aperto di ogni singola sezione.
La scuola è il luogo deputato ad ospitare abitanti particolarmente delicati, sensibili, ricettivi. L’approccio bioecologico punta a dare un peso importante al tema del rispetto della salute psicofisica e a rielaborare il rapporto tra la persona e l’ambiente. La ricerca di materiali da costruzione naturali e privi di qualsiasi tipo di emissione di sostanze nocive è alla base delle scelte progettuali e costruttive.
L’utilizzo della tecnologia costruttiva del legno mediante pareti strutturali X-Lam ha consentito di indirizzare il progetto verso la prefabbricazione. Le tecniche costruttive che si prevedono rientrano nella tipologia Struttura/Rivestimento. Essa si basa sull’assemblaggio a secco di materiali leggeri e funzionalmente specializzati su sottostrutture indipendenti dagli elementi portanti. Questo permette, da un lato notevole facilità di intervento nel caso di manutenzioni, dall’altro distribuzioni impiantistiche accessibili e ispezionabili.
La prefabbricazione consente inoltre facilità d’ampliamento. Nel rispetto della riduzione dell’impatto ambientale un piano di destrutturazione del fabbricato garantisce la selezionabilità dei componenti. Rispetto al 100% del volume dei materiali utilizzati:
- un 35% di materiali risultano immediatamente riutilizzabili
- un 40% riciclabili
- solamente un 25% rifiuti da smaltire.